Om Namah Shivaya è uno dei più celebri e potenti mantra, nonché uno dei più completi, ed è legato alla religione induista.
Si tratta fondamentalmente di una richiesta al Dio Shiva e può significare “Dio, sia fatta la tua volontà” o “mi inchino a Shiva”.
Molte altre formule devozionali includono questo Mantra o sono ripetizioni dello stesso.
Shiva, il Dio della dissoluzione, più che della distruzione, è il simbolo della fine e del corrispondente nuovo inizio.
Om Namah Shivaya è composto da tre parole:
Om, la più sacra delle sillabe che ne potenzia gli effetti benefici e il cui suono è utilizzato come prefisso in quasi tutti i Mantra induisti.
Namah, che in sanscrito significa arrendersi, abbandonarsi, in un certo senso l’atteggiamento che l’individuo che recita il Mantra deve avere nei confronti della divinità a cui è dedicato.
Shivaya si riferisce a Shiva, una delle più importanti divinità induiste, che contrasta falsità e ignoranza.
Om Namah Shivaya è composto da sei sillabe, Om, Na, Mah, Si, Va, Ja, che si possono definire quasi magiche e miracolose, essendo in grado di intervenire sui centri energetici del nostro corpo. Esse rappresentano i cinque elementi: Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Spazio.
Om è la sillaba sacra, il suono originale da cui tutto ebbe inizio.
Na appresenta la Terra, le radici (che corrispondono alle nostre gambe che supportano il corpo)
Mah rappresenta l’elemento Acqua, corrispondente allo stomaco e, quindi al mondo manifesto.
Si è il Fuoco, che troviamo nel nostro corpo nella zona delle spalle, corrisponde anche a Shiva Nataraja, il signore della danza.
Va è l’elemento Aria, che trova corrispondenza nella zona della bocca.
Ja, o Ya (come troviamo scritto nell’inno a Rudra dello Yajurveda) è lo Spazio, rappresentato nel corpo fisico come gli occhi, ovvero il simbolo dell’anima individuale.
C’è un’altra interpretazione collegata alla danza del “Dio dai 3 occhi”, la Tandava, dove troviamo un gesto corrispondente ad ogni sillaba.
Na è il potere della distruzione, simboleggiato dalla mano sinistra che tiene in fuoco.
Ma invece è lo svelamento, che corrisponde al piede destro che schiaccia la testa del nano simbolo dell’ignoranza, Avidya.
Si è la creazione, la mano destra che fa suonare il tamburo.
Va è considerato la grazia, ovvero il piede sinistro, sospeso a mezz’aria, tra cielo e terra.
Ya corrisponde al mantenimento (Sthiti) mano destra davanti in Abhaya mudra, il gesto che allontana le paure.
Queste sillabe, sono quindi considerate miracolose e permetterebbero di attivare i centri energetici del nostro corpo, in modo da abbandonare tutto ciò che è superfluo e abbracciare la nostra vera identità spirituale.
Shiva è il simbolo del ciclo distruzione-rinascita, per fare spazio al nuovo è necessario che il vecchio soccomba. Questo è uno dei tanti insegnamenti dello yoga, legato al non attaccamento (ai beni materiali, al lavoro, alle altre persone). Non attaccamento, però, non significa essere totalmente indifferenti a questi aspetti (lo Yoga ci insegna, anche l’arte dell’attenzione e della cura), ma esprime il concetto di non concedere a niente e nessuno di renderci infelici se una di queste cose ci viene sottratta.
Recitando il mantra Om Namah Shivaya chiediamo a Shiva di eliminare inquietudini, dubbi, distrazioni, ignoranza dal nostro cammino. Shiva, è colui che ci aiuta ad uscire dalle situazioni ingarbugliate, poiché è l’Eternamente benevolo, portatore di felicità. Quindi possiamo recitare i l mantra dedicato a Shiva per liberarci dalle negatività, dalle illusioni e per ritrovare la gioia.
Affinchè il mantra sia efficace , non dev’essere recitato in modo sporadico, è infatti necessario per vederne i benefici recitarlo almeno 108 volte al giorno, ogni giorno anche con l’aiuto del mala per 42 giorni, senza interruzioni. Se la pratica viene interrotta, sarebbe bene ricominciare da capo.
Oltre alla recitazione del mantra se vogliamo liberarci da qualcosa di negativo, che sentiamo il bisogno di dover lasciar andare possiamo rinforzare il nostro proposito con un semplice rituale.
Dopo aver purificato l’ambiente bruciando del palo santo o della salvia bianca possiamo scrivere su un foglietto ciò di cui vogliamo liberarci. Andremo poi a bruciare il foglio (in sicurezza) e potremo spargere la cenere nella terra, in giardino o in un vaso.
I benefici sono innumerevoli, a livello fisico:
– Respirazione diventa calma e profonda
– Le tensioni diminuiscono
– Viene stimolato il sistema immunitario (grazie alla respirazione più approfondita, alle cellule arriva più ossigeno)
– Si verifica una notevole riduzione dello stress
A livello sottile:
– Aumenta la concentrazione
– Attiva la produzione di endorfine, quindi ci sentiamo più felici!
– Riduce rabbia e paura
Per la crescita spirituale:
– Dissolve il vecchio Karma
– Aiuta a liberarci dall’attaccamento
– Porta maggior equilibrio interiore
ॐ नमः शिवाय धुन | Peaceful Aum Namah Shivaya Mantra Complete – Har Har Bhole Namah Shivaya Om Female
Om Namah Shivaya Om Namah Shivaya, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Rameshwaraye Shiva Rameshwaraye, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Om Namah Shivaya Om Namah Shivaya, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Gangadharaye Shiva Gangadharaye, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Om Namah Shivaya Om Namah Shivaya, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Jatadharaye Shiva Jatadharaye, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Om Namah Shivaya Om Namah Shivaya, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Someshwaraye Shiva Someshwaraye, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Om Namah Shivaya Om Namah Shivaya, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Vishweshvaraye Shiva Vishweshvaraye, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Om Namah Shivaya Om Namah Shivaya, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Koteshwaraye Shiva Koteshwaraye, Har Har Bole Namah Shivaya |4|
Om Namah Shivaya Om Namah Shivaya, Har Har Bole Namah Shivaya |4|