Gayatri Mantra

Uno dei mantra più conosciuti, cantati e recitati è il Gayatri mantra. Gāyatrī (devánāgarī गायत्री) è un termine femminile sanscrito che indica un antico metro composto da ventiquattro sillabe disposte secondo una terzina di otto sillabe ciascuna.

Con tale metro furono composti numerosi inni (gāyatrá sostantivo neutro) del Ṛgvedá fra i quali il più sacro, principale e diffusamente recitato come mántra è indicato con lo stesso nome, gāyatrī, o anche come sāvitrī́ perché dedicato a Savitṛ́ (Vivificante) il devá del Sole:

La sua origine è antichissima, lo troviamo infatti nel Rigveda e, per tradizione, questo potentissimo mantra era riservato ai bramini e veniva recitato preferibilmente alle prime luci del giorno.
Lo ritroviamo anche nella Bhagavad Gita, dove Krishna lo considera il sommo mantra, quello più importante.
Dato che non è associato ad una divinità specifica ma al potere del sole, è considerato un mantra universale, che può essere recitato per svariati motivi.

Om Bhur Bhuvah Svaha
Tat Savitur Varenyam
Bhargo Devaysa Dhimahi
Dhiyo Yo Nah Pracodayat

Il significato del mantra

Ci uniamo alla terra e al cielo
Riconosciamo Savitur
Forza veneranda che ci rende felici,
Al di sopra del sole.
Che ci colmi della sua luce splendente.
Che chiarifichi il nostro spirito,
Che purifichi e fortifichi il nostro cuore
Incitandoci e ispirandoci
sul commino della consapevolezza divina*

Quando e come recitarlo?
La Madre Gayatri è legata al sole, per questo il mantra andrebbe cantato al mattino, oppure a mezzogiorno o al tramonto, e senza il sole non esisterebbe la vita sulla terra. Inoltre è simbolo di vitalità, buonumore, positività.
Per recitare questo mantra sarebbe bene alzarsi durante il Brahma-Muhūrtam, il tempo di Brahma, che corrisponde alla primavera del giorno. I muhūrta sono periodi di 48 minuti che dividono la giornata, e secondo la tradizione Ayurvedica sarebbe buona cosa svegliarsi utilizzando il riferimento di 2 muhūrta. Quindi, indicativamente, dovremmo svegliarci 96 minuti prima del sorgere del sole.
Questo è il momento perfetto sia per recitare questo mantra, per i rituali di pulizia (Dinacarya), la pratica dello yoga e la meditazione.

Secondo la tradizione il mantra andrebbe recitato per 42 giorni consecutivi, 108 volte al giorno. Se per caso viene saltato un giorno, occorre ricominciare da capo.Essere costanti è fondamentale per tutti i mantra.

Questo mantra, molto popolare, secondo la tradizione, è la “madre dei Veda”, è per molti hindu preghiera quotidiana, la quale, tuttavia, non si rivolge a una divinità personale, ma è rivolta al sole, o Luce Divina come una rappresentazione visiva dell’Altissimo. Oltre alle lodi, contiene la preghiera per l’illuminazione spirituale. Savitri è l’origine di tutto l’universo e l’inizio di tutti gli esseri e nelle Upanishad viene identificato in più punti come l’Atman, il sé interiore dell’uomo. Se in precedenza era consentita solo ai credenti di caste superiori recitare il mantra, oggi viene recitato dalla maggioranza degli indù, per lo più in forma di canto. È invece un dovere speciale per i membri della casta dei bramini, dove i ragazzi vengono iniziati con il rito Upanayana, il rito di passaggio tra il sesto e il dodicesimo anno, dove vengono introdotti ufficialmente al mantra speciale. Dopodiché verrà recitata quotidianamente all’alba, a mezzogiorno e al tramonto.

La Gayatri non solo promuovere speciali forze spirituali, ma anche eliminare le impurità spirituali.