Lo Yoga nelle scuole

“Educate i piccoli perché un giorno possano contribuire alla creazione di un mondo più empatico, intelligente, puro, sereno”
Tenzin Gyatso – XIV Dalai Lama

Nel 2003 è stato firmato un Protocollo d’intesa tra Ministero dell’istruzione e Federazione Italiana Yoga in cui lo yoga è stato indicato come un valido coadiuvante educativo e sociale, capace di contribuire allo sviluppo armonico ed equilibrato di un individuo. 

I benefici della pratica yogica ormai non sono più un mistero per nessuno. Che questa pratica sia sempre più diffusa anche tra i bambini è un’interessante realtà e merita la dovuta attenzione.

Secondo gli accordi stabiliti dal Protocollo, lo Yoga può essere inserito dalle scuole dell’infanzia alle superiori come attività curriculare o extracurriculare, sia per gli alunni che per gli insegnanti.

La metodologia applicata nelle scuole sostanzialmente prevede la pratica classica di questa antica disciplina, utilizzando i suoi strumenti specifici: posture, respirazioni, tecniche di rilassamento e di concentrazione, adattati all’età dei ragazzi e ai diversi livelli della scuola. Alle Primarie, secondo l’età dei bambini, le tecniche saranno presentate in modo ludico e con tempi più brevi rispetto agli adulti, con attenzione particolare alle caratteristiche dello sviluppo motorio, psichico e cognitivo. In questo modo le tecniche rispondono alle necessità di recupero da fatica e stress, facilitando il rilassamento e favorendo allo stesso tempo una maggior capacità di attenzione e di apprendimento.

Portare lo yoga a scuola, oggi più che mai in questo mondo frenetico in cui si passa velocemente da una attività a un’altra, è importante per imparare a soffermarsi con più attenzione su ciò che si fa e a riflettere su ciò che si prova. Da questo punto di vista lo si può intendere come un’educazione non solo del corpo e della mente, ma anche delle emozioni.

Lo yoga a scuola: uno strumento di consapevolezza e inclusione

Lo yoga nelle scuole elementari si rivela uno strumento che può aiutare i bambini ad essere più calmi e a rimanere più facilmente in contatto con loro stessi. Si è compreso che gli alunni non hanno solo la necessità di imparare a scrivere e leggere, ma è necessario aiutarli anche a trovare una certa tranquillità che, per ciò che concerne l’apprendimento, può essere solo positiva. I bambini sono seguiti dal maestro che li segue nello svolgimento degli esercizi yoga, guidati da un insegnante Yoga. Le posizioni più difficili risultano quelle in cui è richiesta immobilità, come la “posizione dell’albero” oppure, anche restare sdraiati sul materassino può risultare non sempre facile. L’insegnante di yoga cerca di sensibilizzare anche all’ascolto del corpo e, durante gli esercizi, chiede se alcuni di loro sentono più morbido il proprio corpo. Si scopre così che già a questa età i bambini risultano spesso tesi e poco agili.
Ciò naturalmente è addebitabile anche delle molte ore passate davanti a tv o computer, invece che correre all’aria aperta.
La continuità è fondamentale e i bambini, già dopo le prime lezioni,  hanno minori difficoltà a seguire l’insegnante ed imparare a stare ad occhi chiusi o concentrati su una posizione. Le esperienze riportano che i bambini hanno apprezzato le attività, in particolare quelle di rilassamento e di concentrazione. I più grandi, quelli di terza e quarta, hanno descritto le sensazioni provate: “Lo yoga è una sensazione quasi sentimentale”, “Ti dà tranquillità e precisione”, “Immaginavo stelle nella pancia”, “Mi sembrava di essere in un altro mondo”, “Sentivo vibrazioni e sentimenti bellissimi”, “Il corpo si libera dalla cattiveria” sono solo alcuni dei pensieri espressi dagli studenti.

Alcuni studiosi affermano che le posizioni yoga agiscono sull’umore e dunque per i bambini non è più solo esercizio motorio ma un valido aiuto per aiutarli a trovare una concentrazione da utilizzare nelle ore di apprendimento scolastico.
In tutte le scuole dove si è sperimentata la pratica dello yoga è nata, tra i bambini, una forte empatia ed essi si aiutano molto fra di loro. Infatti, durante le pratiche yoga i bambini vengono stimolati:

  • a conoscere se stessi, mettendo alla prova il proprio corpo prendendo consapevolezza delle capacità, ma anche dei limiti e assumendo l’errore come momento importante per migliorarsi;
  • a riconoscere le sensazioni che provano nei diversi momenti assumendo consapevolezza del mondo interiore lavorando con il respiro, nel rilassamento e nel lavoro con le posizioni yoga;
  • a favorire fantasia e immaginazione;
  • a interiorizzare le regole;
  • a sviluppare la capacità di stare nell’ascolto, nel silenzio e nella concentrazione;
  • a comprendere la necessità della pratica e della ripetizione per poter raggiungere i risultati.

Tutto questo attraverso giochi di gruppo, in coppia, un percorso che, attraverso il gioco, la sperimentazione, la creatività e il divertimento, porterà i bambini alla scoperta di se stessi e degli altri in un clima di fiducia, rispetto reciproco e collaborazione. Lo yoga educa anche all’inclusione e all’accoglienza. Lo yoga rende chiaro che ciascuno di noi è diverso e unico: sappiamo fare bene certe cose e siamo in difficoltà con altre. Prendere coscienza di questo aiuta, a nostro parere, ad accogliere ogni tipo di diversità e a valorizzare i talenti piuttosto che focalizzare l’attenzione sui limiti e sulle difficoltà.

Si può definire la pratica dello yoga un vero e proprio laboratorio che ha come spazio di azione il proprio corpo dove non ci saranno giudizi, risultati giusti o sbagliati, scavalcando così la competitività. Lo yoga può essere inserito all’interno della scuola come un percorso di sostegno al processo educativo proprio per la sua caratteristica fondamentale di essere esso stesso uno strumento educativo e formativo.

Lo Yoga nelle scuole

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