La parola Chakra – “ruota” in Sanscrito – sta a indicare i sette centri energetici nel corpo umano sui quali Reiki lavora profondamente. Ciascuno di questi centri è connesso al Sistema Nervoso Autonomo, nonché ai livelli della Coscienza, agli Archetipi, ai colori, ai suoni, alle funzioni del corpo, alle fasi dell’esistenza. La medicina Tibetana, lo Yoga, la Meditazione da millenni studiano e descrivono minuziosamente l’influenza dei Chakras sulla vita dell’individuo e i procedimenti per attivarli, curarli e potenziarli.
Questi punti corrispondono esattamente sia nel numero che nella dislocazione alle ghiandole endocrine, responsabili della produzione di ormoni, le sostanze indispensabili per l’attività dell’organismo.
E’ interessante notare come sia la parola ormone (dal greco Ormào, smuovere) sia la parola Chakra o Ruota, indichino uno stesso concetto: il movimento incessante della vita.
La medicina Tibetana, lo Yoga, la Meditazione da millenni studiano e descrivono minuziosamente l’influenza dei Chakras sulla vita dell’individuo e i procedimenti per attivarli, curarli e potenziarli.
Questi punti corrispondono esattamente sia nel numero che nella dislocazione alle ghiandole endocrine, responsabili della produzione di ormoni, le sostanze indispensabili per l’attività dell’organismo.
E’ interessante notare come sia la parola ormone (dal greco Ormào, smuovere) sia la parola Chakra o Ruota, indichino uno stesso concetto: il movimento incessante della vita.
Il Primo Chakra, Muladhara. E’ l’inizio del viaggio, la base del sistema, la pietra su cui poggiano gli altri chakra. L’energia della materia, del denaro, del cibo, delle cose solide e terrrestri, delle radici che penetrano profondamente nella realtà e ne traggono nutrimento.E’ la capacità di appropriarsi di ciò che è indispensabile per il proprio sostentamento, dal cibo allo spazio, alla posizione sociale, al proprio compagno o compagna.Energia di movimento, di conquista, di aggressività.
Il Secondo Chakra, Svadhistana.
Dall’uno al due, dalla solidità alla liquidità, dalla sopravvivenza alla generazione della vita.
Il ventre è il luogo dove la vita si incarna e si manifesta, è la sede del desiderio, dell’attrazione, del piacere, del legame con il mondo e con la realtà (cordone ombelicale).
E’ il luogo vuoto mai sazio sempre da riempire con nuove cose, è il motore, la causa del movimento, della ricerca interiore e nella realtà, la ricerca dell’altro, il desiderio di fondersi, di liquefarsi, di annientare la polarità nell’unicità, la fusione dell’estasi e dell’amore.
Il Terzo Chakra, Manipura. Luogo della luce, dell’energia solare, della combustione, della trasformazione della materia in energia.
Metabolismo, regno dell’azione, dell’affermazione della volontà, del potere che nasce da dentro.
Qui ci innalziamo al di sopra della polarità per contemplare un terzo punto dentro di noi, il vertice del triangolo, la contemplazione, la capacità di trasformare qualunque evento in energia vitale, in forza e saggezza. Questo è il vero Potere.
Il Quarto Chakra, Anahata. Trascendiamo l’ego e ci troviamo al centro del sistema dei chakra, il cui compito è integrare il basso e l’alto, il dentro e il fuori, lo spirito e la materia, l’io e il non-io, la mente e il corpo.
Luogo dell’unione, della conciliazione degli opposti, dell’identità più pura e profonda, regno della pace e dell’armonia, dell’Amore nella sua essenza trascendente di principio deificante.
Il Quinto Chakra, Vishudda. Come il primo chakra è connesso alla terra dalle gambe che fungono da radici, l’energia del quinto chakra scorre dalla gola lungo le spalle, le braccia e le mani, evocando l’immagine di rami destinati a portare fiori e frutti.
Attraverso la gola scorre il suono, le corde vocali fanno vibrare l’aria, nella bocca i suoni si articolano, si trasformano in parole, le parole unificano, informano e trasformano la coscienza.
La comunicazione, la possibilità di entrare in contatto gli uni con gli altri attraverso un’onda, una vibrazione e di uscirne modificati, è un profondo mistero.
Il mistero dell’Arte, del canto, del suono, della parola, della scultura e della pittura giacciono racchiusi nel chakra della purificazione, dove la materia si proclama simbolo e ascende le sacre altezze dello Spirito.
Il Sesto Chakra, Ajna. E’ il terzo occhio, la facoltà di vedere oltre la forma e l’apparenza della realtà polare cogliendone l’essenza e l’unità.
E’ l’illuminazione, la caduta dell’illusione, la comprensione immediata del senso.
Il Settimo Chakra, Sahasrara. E’ l’antenna parabolica puntata verso il cuore dell’universo ad ascoltarne l’intima voce, a coglierne l’onda cosmica, a decifrare il codice del messaggio celeste e renderne partecipe l’umanità.